“True gentlemen are like the poor: they eat where they sleep”, said the character of Nadia in the famous film Rocco and His Brothers by Luchino Visconti.

“I veri signori sono come i poveri: mangiano dove dormono”, diceva il personaggio di Nadia nel celeberrimo film Rocco e i suoi Fratelli di Luchino Visconti.

The bed is, metaphorically and physically, the fulcrum around which the entire imaginative machine of Luca Magliano’s 2022/2023 menswear collection revolves. On the outside, a maxi sheet with the Magliano logo welcomes the spectator to the Arci Bellezza cultural association in Milan, while on the inside there is an almost metaphysical setup, charged with social, literary and, above all, cinematographic values. In fact, the gym of the same Arci association was the place where the boxing scenes of Visconti’s film took place.

Il letto è, metaforicamente e fisicamente, il fulcro attorno al quale ruota tutta la macchina immaginifica della collezione uomo 2022/2023 di Luca Magliano. All’esterno, un maxi lenzuolo targato Magliano accoglie lo spettatore al circolo Arci Bellezza di Milano, mentre all’interno si trova un setup quasi metafisico, che si carica di valenze sociali, letterarie e, soprattutto, cinematografiche. Infatti, la palestra dello stesso circolo ARCI è stato il luogo dove si sono svolte le scene di pugilato dello stesso film di Visconti.

As Davide Stucchi, the show’s set designer, revealed to us in an interview, this show should be seen as a true fresco of environments. Stucchi felt the need to insert essential lighting to highlight the succession in chapters, each of which gathers the tensions of the previous one and helps the show grow towards the emotional climax, towards catharsis. The first room, where a Bed with white sheets dominates the centre, becomes an allegory of Visconti’s ring, which in turn finds inspiration in Giovanni Testori‘s first series of short stories. In Il Ponte della Ghisolfa, the writer from Novate Milanese narrated with ferocity and desperation the dramas of 1950s Milan, with stories of immigration, prostitution and the betrayed myths of those young people who looked to boxing as a moment of revenge. In the same way, the bedside lamps, as red as the boxers’ blood, are choked by the same electric wire, which deforms them until they become a sculptural metaphor of an uncertain future.

Come ci ha rivelato in un’intervista Davide Stucchi, scenografo dello show, questa sfilata deve essere vista come un vero e proprio affresco d’ambienti. Stucchi ha sentito il bisogno di inserire illuminazioni essenziali che evidenziassero la successione in capitoli, ognuno dei quali raccoglie le tensioni del precedente e aiuta la sfilata a crescere verso l’acme emozionale, verso la catarsi. La prima stanza, dove al centro domina un Letto con lenzuola bianche, diventa allegoria del ring di Visconti, che a sua volta trova ispirazione nella prima raccolta di racconti di Giovanni Testori. Ne Il Ponte della Ghisolfa, lo scrittore di Novate Milanese narrava con ferocia e disperazione i drammi della Milano degli anni Cinquanta, con storie di immigrazione, di prostituzione e dei miti traditi di quei giovani che guardavano al pugilato come un momento di rivalsa. Allo stesso modo, le abat-jour, rosse come il sangue dei pugili, sono strozzate dallo stesso filo elettrico, che le deforma fino a farle diventare metafora scultorea di un futuro incerto. 

Magliano’s journey continues in a second room – which we might call La Bisca – accessed through curtains with beads created by Stucchi himself. Here the performer Sara Leghissa and the musician Egeeno challenge each other to arm wrestling, in an allegory of the tensions between genders. The concept is important: Magliano, as a signature of his work, while questioning the gender gap, makes us all participants in his performance. It is no coincidence that the models themselves interact with the audience, in a performative dimension that recalls certain practices of experimental theatre.

Il percorso di Magliano continua in una seconda sala – che potremmo denominare La Bisca – a cui si accede tramite tende con perline create da Stucchi stesso. Qui la performer Sara Leghissa e il musicista Egeeno si sfidano a braccio di ferro, in un’allegoria delle tensioni tra generi. Il concetto è importante: Magliano, come firma del suo operato, mentre mette in discussione il divario tra sessi, ci rende tutti partecipi del suo spettacolo. Non è un caso che gli stessi modelli interagissero con il pubblico, in una dimensione performativa che rimanda a certe pratiche del teatro sperimentale.

At the counter of the Bar Magliano – the final room of the show – two homosexuals kiss each other with erotic intent brazenly displaying their intimacy in a circle of suffused lights and voyeuristic whistles. There are echoes of Testori and Visconti again, so much so that it seems as if we are looking at characters from the film, with manager Morini apostrophising Simone by saying: “As a boxer your days are over and as a man you can only be interested in someone like me”. Simone gives in to his flattery.

Al bancone del Bar Magliano – sala conclusiva della sfilata – due omosessuali si baciano con trasporto erotico, esibendo in maniera sfacciata la propria intimità in un circolo di luci suffuse e di fischi voyeristici. Tornano ancora gli echi di Testori e Visconti, tanto che pare di avere davanti i personaggi del film, con il manager Morini che apostrofa Simone dicendogli: “Come pugile i tuoi giorni sono ormai finiti e come uomo puoi interessare solo a qualcuno come me”. Simone cederà alle sue lusinghe.

Magliano’s scenographic universe thus serves to introduce us into a collection in which the gender issue that everyone talks about are put aside, moving into a personal reality in which trends and tired sterotypes have already been surpassed. The bed, then, as a place of intimacy, but also as a ring on which the models climb and on which all the unfulfilled promises of contemporary menswear meet and clash. The subversion of masculine clichés passes through a continuous visual reference to the world of partisan resistance, which also underpins the choice of location, since the Arci Bellezza was the historical headquarters of the Communist Party of South Milan.

L’universo scenografico di Magliano serve quindi a introdurci all’interno di una collezione in cui vengono messi da parte i facilismi di genere di cui tutti parlano, muovendosi in una realtà personale in cui tendenze e stanchi stereotipi sono ormai già sorpassati. Il letto, allora, come luogo di intimità, ma anche ring su cui i modelli salgono e sul quale si incontrano e si scontrano tutte le promesse disattese del menswear contemporaneo. La sovversione dei cliché maschili passa attraverso un continuo riferimento visivo al mondo della resistenza partigiana, che sostanzia ancora la scelta della location, poiché l’Arci Bellezza è stata sede storica del Partito Comunista di Milano Sud. 

The collection ranges from jackets without lapels and with mandarin collars to outerwear and oversized knitwear in muddy hues. Magliano takes the vocabulary of proletarian clothing and hybridizes it with a romantic and dreamlike attitude, which translates into deconstructed oversized volumes and shapes that glide caressing the physiognomy of the male body. 

 La collezione spazia da giacche senza revers e con colletti coreani a capispalla e maglieria oversize dalle tinte fangose. Magliano fa proprio il vocabolario dell’abbigliamento proletario e lo ibrida con un’attitudine romantica e onirica, che si traduce in volumi over decostruiti e forme che scivolano accarezzando la fisionomia del corpo maschile.

The designer’s desire to connect with an anti-bourgeois and protesting sentiment is clear, in an act of freedom that sounds like a unicum within the current fashion system. Alongside what could be contemporary partisans, Luca Magliano shows models wearing pink silk suits and gold lurex trousers. A reference, it seems, to figures such as those of the neapolitan Femminiello – which today we would perhaps call Queer – who, at the cost of their lives, participated in the resistance only to be disowned by their own political faction.

È chiara la volontà dello stilista di riallacciarsi a un sentimento antiborghese e contestatario, in un atto di libertà che suona come un unicum all’interno dell’attuale fashion system. Accanto a quelli che potrebbero essere i partigiani contemporanei, Luca Magliano fa sfilare modelli che indossano completi in seta rosa e pantaloni in lurex oro. Un riferimento, pare, a figure come quelle del Femminiello napoletano – che oggi forse chiameremmo Queer – che, a costo della loro vita, hanno partecipato alla resistenza per poi essere disconosciuti dalla loro stessa fazione politica.

The show could only be closed by the demential and subversive rock of the Skiantos, who with the song Gelati cry out in a tragicomic key the existential discomfort of an entire generation devastated by the drama of heroin.

Lo show non poteva che essere chiuso dal rock demenziale e sovversivo degli Skiantos, che con la canzone Gelati gridano in chiave tragicomica il disagio esistenziale di tutta una generazione devastata dal dramma dell’eroina.

Words by: Domenico Costantini & Gianmarco Gronchi