La felpa Napapijri x Fiorucci canta l’identità dei due brand

 

Gli amori fanno giri immensi, ma a volte, sporadicamente, ritornano. È il caso degli angioletti vittoriani di Fiorucci, che tra alti e bassi continuano a far parte dell’immaginario della moda democratica italiana da oltre cinquant’anni.

Elio Fiorucci non aveva simpatia per le definizioni stringenti. Fiorucci ricercava il gioco, il divertimento, il piacere estetico e sensuale. È per questo che, per la sua azienda, ha sempre voluto un’immagine in perenne divenire, che fosse in grado di rinnovarsi ad ogni cambio di stagione senza però perdere il suo carattere identificativo. Ben presto, però, la coppia di angioletti vittoriani, creata nel 1971 dal celeberrimo ufficio grafico della Fiorucci a partire da un’idea di Italo Lupi, è diventata, seppur in maniera ufficiosa, il logo identificativo di Fiorucci. Un’immagine semplice, quasi familiare, dolce, come dolce era lo stile di tutte le iniziative promosse da Elio Fiorucci. Da non confondere con quelli della Madonna Sistina di Raffaello, i due cherubini Fiorucci incarnano in maniera iconica l’identità del brand milanese. Dagli anni Settanta in poi, i due angioletti sono stati stampati su magliette, poster, oggettistica di vario genere, fino ad arrivare, nel 1984, sulle figurine collezionabili Panini, grazie a una celebre collaborazione tra Elio e la casa editrice di Modena.
Un’immagine magnetica, che ha saputo sedurre e plasmare l’universo visivo prima dei politici Settante e, poi, degli edonistici Ottanta.

Oggi, il mito legato a quel duo immortale di volti angelici torna a vivere grazie alla collaborazione di Fiorucci con Napapijri. Lanciata il 27 gennaio, la capsule collection Napapijri x Fiorucci celebra l’amore per lo sport e la vita all’aria aperta, ma anche la joie de vivre che ha caratterizzato l’epoca Fiorucci. Tra i vari capi, il capo più iconico rimane la felpa, dove il logo Napapijri incontra quello di Fiorucci, in una sintesi delle identità delle due case di moda. Taglio essenziale con tasca a marsupio in perfetto stile street, arricchito però dalle maxi grafiche accoppiate sul petto. Una sottile linea di richiami e rimandi visivi, che crea una rete raffinata di corrispondenze. Infatti, sulla manica di ogni felpa compare un’altra patch desunta direttamente dagli archivi di Fiorucci, che vede al centro un globo terreste stilizzato. Quest’ultima grafica è nata sul finire degli anni Settanta per volontà dello stesso Elio, affascinato dall’universo visivo degli atlanti e delle cartine geografiche. La scelta di questa grafica, quindi, non è casuale, dal momento che l’idea del viaggio, dell’esplorazione, dell’avventura intorno al mondo è centrale anche per il brand fondato nel 1987 da Giuliana Rosset.

 

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Napapijri x Fiorucci

Tutte le immagini: Nanapijri