La Collezione Autunno/Inverno 2024/25 e il Ritorno del Foto-Romanzo

La collezione Autunno/Inverno 2024/25 di Fiorucci compie un passo audace riportando in vita il perduto linguaggio narrativo del foto-romanzo. Originario dell’Italia del dopoguerra, questo genere di romanzi romantici in formato fotografico affascinava il pubblico con narrazioni semplici ma espressive. Fiorucci rende omaggio a questa tradizione ambientando la propria storia in una fermata del tram ricostruita, dove una donna eccentrica distribuisce caramelle che ispirano amore, conducendo a una serie di sorprese e a un lieto fine. Questa scelta non solo evoca nostalgia, ma è anche un omaggio alla filmografia sperimentale di Andy Warhol, in perfetta sintonia con la filosofia di Fiorucci e aggiungendo profondità contemporanea al progetto.

La collezione stessa si immerge in un immaginario pop, abbracciando un’estetica “glassata” che permea ogni aspetto, dai capi d’abbigliamento agli accessori. I classici del guardaroba sono reinterpretati con un twist utopistico, confondendo i confini tra tradizione e avanguardia. Dettagli versatili come le “bolle Matal” adornano capi in denim e lycra, rinnovando l’identità di questi materiali per l’abbigliamento sia diurno che serale. Ricami intricati elevano l’abbigliamento formale, mentre tocchi giocosi reinventano lingerie e felpe, aprendo nuove vie espressive. Gli accessori, dagli orecchini a forma di rossetto ai lecca-lecca impreziositi da strass, parlano chiaro della creatività illimitata della collezione.

La visione utopistica di Francesca Murri emerge attraverso concetti come il “piping puffy” e la reinventata “borsa Mella”, mentre le camicie prendono il centro della scena con bottoni a forma di lecca-lecca che celebrano l’identità unica di Maison Fiorucci. Stampe aggiungono un ulteriore strato di inventiva, reinterpretando motivi estivi come gelati e lecca-lecca in una palette invernale contrastante. Questa pratica di infondere opere d’archivio con freschezza contemporanea non solo riconnette la collezione al suo passato, ma la proietta verso un futuro vibrante, dove l’immaginazione non conosce limiti.