Triumph, marchio internazionale, attiva la comunione tra le donne attraverso una nuova entusiasmante collezione insieme al brand lifestyle britannico Wildehouse che celebra l’espressione artistica e il talento femminile nel design
Domenico Costantini in conversazione con Sian Thomas, Head of Design di Triumph, e Kerry Tighe, designer e fondatrice di Wildehouse
Un progetto fatto di donne è una presa di posizione attivista per affrontare la femminilità oggi, in una sorta di progetto infinito del femminile. “L’indicibile fortuna di essere donna”, insegna la filosofa Luisa Muraro. Qual è la sua posizione rispetto al pensiero coinvolto in “Come ti senti”?
SIAN THOMAS: La femminilità è diventata un argomento incredibilmente interessante e man mano che le donne rivalutano se stesse nella società moderna, sembra che stiamo mettendo in discussione i modelli tradizionali di ciò che la femminilità era considerata – come il “rosa”, il floreale, i fronzoli o il pizzo. Ora ci chiediamo se vogliamo essere noi a desiderare tutto questo… sicuramente questo dovrebbe essere alla portata di tutti, ma forse ora guardiamo più in profondità a valori come il comfort, il divertimento e la gioia come veri riflessi della nostra realtà e di ciò che alcune di noi si adoperano di percepire attraverso il proprio abbigliamento.
KERRY TIGHE: Innanzitutto ora stiamo “chiedendo” alle donne “come si sentono”, stiamo dando alle donne il controllo di sentirsi quello che vogliono e questo è ciò che dovrebbe essere il femminismo in una società moderna. La campagna “come ti senti” apre una narrazione e una scelta e questa collaborazione lo fa di sicuro.
Credo che il femminismo sia collaborazione, personale e reale!
In un dialogo inclusivo e interdisciplinare, la moda dovrebbe parlare del nostro tempo e della nostra società?
ST: Assolutamente sì, la moda non esiste nel vuoto, ma è plasmata, formata e ispirata dalla società. La storia di Triumph lo dimostra chiaramente… il marchio si è evoluto dalla progettazione e realizzazione di corsetti all’inizio del 1900 a reggiseni e slip perché le vite delle donne cambiavano, diventavano più attive e il corsetto non permetteva ai loro corpi di muoversi in modo abbastanza confortevole da poter giocare a tennis o andare in bicicletta. Negli anni ’70, con l’invenzione della lycra, la biancheria intima poteva essere più semplice e confortevole, consentendo una silhouette più naturale che si adattava a una nuova generazione di donne, emancipate da invenzioni come la pillola contraccettiva, che si riconquistavano il proprio corpo ed esploravano la propria sessualità.
KT: Sì! È così che la moda e lo stile si evolvono. Con la consapevolezza dei cambiamenti della nostra società e abbracciando l’inclusività, possiamo creare prodotti e marchi che ci permettano un’evoluzione. Sono finiti i giorni in cui lo stile era prescrittivo, legato a un’uniforme ” prevista” , ma lentamente e inesorabilmente abbiamo assistito a un cambiamento significativo nei codici di abbigliamento. Oggi vogliamo di più, vogliamo essere noi stessi. Abbracciare i dialoghi nuovi ed esistenti nella società per riconoscere l’individualità e inglobarla in differenti ramificazioni.
Le collaborazioni con le artiste e il confronto con gli altri sono un carburante per la vostra creatività?
ST: Non c’è niente di più potente che possiamo fare come donne che sostenerci a vicenda. Se riconosciamo le nostre somiglianze e celebriamo le nostre differenze, possiamo essere un’ispirazione costante per il futuro. Wildehouse è un marchio creato da una donna straordinaria che ha capito che la maggior parte delle donne vuole il comfort, ma anche che alcune vogliono distinguersi dalla massa, provare gioia e portare gioia agli altri con colori e motivi. Per noi di Triumph è stata la collaborazione perfetta in questo momento in cui il mondo potrebbe essere un luogo un po’ spaventoso… Tutti noi meritiamo un po’ di gioia Wildehouse.
KT: Sono convinta che le collaborazioni femminili non possano che alimentare la nostra creatività. Ci offre una moltitudine di voci ed esperienze che migliorano il nostro design e le nostre decisioni creative. Da un punto di vista personale, questa collaborazione mi ha rafforzato come donna e come designer. Quando un marchio potente e una piccola azienda indipendente si uniscono, trovano valori condivisi e si ispirano a vicenda. WILDEHOUSE è stata creata per portare gioia e sviluppare design che facciano sorridere, senza sacrificare il comfort e la massima qualità. Con questa collaborazione, il rapporto con Triumph si è legato all’equilibrio creativo e al rispetto..