Non solo modelli classici: Breguet rende omaggio alla lunga tradizione che lo lega all’universo dell’aviazione con i nuovi Type XX. Proposti in due versioni, militare e civile, raccontano l’animo più sportivo della maison
Words MICOL BOZINO RESMINI
È un pioniere del volo ed è lui che, nel 1911, fonda la Société d’Aviation Louis Breguet iniziando a equipaggiare i suoi aerei con orologi Breguet. Logico, quasi scontato, che, quando negli anni ‘50, viene a sapere che l’Aeronautica francese cerca un cronografo da polso peri suo i piloti, decida di proporre i suoi segnatempo. È un successo: la sua proposta viene approvata e, nel 1954, l’Aeronautica francese ordina 1.100 orologi militari Breguet Type 20. Ha inoltre la possibilità di vendere lo stesso prodotto anche a privati: nasce così anche il Breguet Type XX. È a questi due orologi che si rifà uno dei lanci più importanti della maison degli ultimi tempi: quello dei nuovi Breguet Type XX, riproposti sia nella versione militare che civile. Entrambi hanno una cassa in acciaio da 42 mm con lunetta non graduata bidirezionale e scanalata e una corona che riprende la forma “poire” originale e prevede tre posizioni di regolazione: neutra, correzione della data e messa all’ora. Un pulsante situato a ore 2 consente di azionare il cronografo, mentre quello a ore 4 aziona la funzione “flyback”. Variano invece aspetti estetici come il colore della luminescenza (verde o avorio) e la posizione dei contatori (nella versione militare, il contatore dei 30 minuti è a ore 3 e quello dei 60 secondi a ore 9, in quello civile, il contatore dei 15 minuti è situato a ore 3, quello delle 12 ore a ore 6, e quello dei secondi a ore 9). In entrambi i casi la dimensione dei contatori varia per conferire al quadrante maggior dinamismo e leggibilità ed è presente un datario a finestrella a ore 4:30.
My favorite things: watches and jewellery – POWER & PRESTIGE issue #3