Don The Fuller prosegue nel suo percorso green per un denim sempre più sostenibile
Il denim e la sostenibilità vanno di pari passo nella filosofia di Don The Fuller che, da sempre, mette al centro della sua strategia di crescita un atteggiamento sostenibile nei confronti dell’ambiente e delle persone. Un’esigenza etica che è diventata per l’azienda il principale driver di innovazione e di creazione di valore interessando l’intera filiera per portare il processo produttivo e il modello di business a essere sempre più green oriented. Una sfida che, unendo tradizione e innovazione, ha come obiettivo quello di rendere il denim il più sostenibile possibile con un impegno, che integra la sostenibilità con l’ innovazione, la trasparenza e la responsabilità sociale, accompagnato dalle principali certificazioni ISO lungo tutta la catena produttiva.
È la ricerca che caratterizza il percorso di Don The Fuller a cominciare dalla fase di tintura della tela denim in cui sono utilizzate sostanze chimiche selezionate all’interno di severi circuiti oeko tex mentre per la lavorazione e il finissaggio dei tessuti ci si avvale dell’energia laser che garantisce il contenimento dei costi energetici, già abbassati dall’utilizzo di pannelli solari. Il percorso di sperimentazione continua intrapreso dall’azienda ha portato allo sviluppo di una particolare tecnica di sabbiatura dei jeans, il cosiddetto eco – aging, che grazie a un mix vegetale composto da scarti del ciclo alimentare, consente di realizzare quel caratteristico effetto used sul tessuto senza ricorrere al tradizionale sandblasting, la tecnica a sabbiatura altamente impattante sull’ambiente. Senza dimenticare il metodo Zero Water Wash che rende possibile un uso ridottissimo di acqua – con risparmi fino al 95% rispetto al metodo tradizionale- riducendo ulteriormente l’impatto ambientale, già contenuto da sistemi di depurazione delle acque all’avanguardia.